Vittorio Crisponi è stato il responsabile della Residenza Bellagio, fino al momento della sua prematura scomparsa. Chi ha lavorato con lui lo ricorda con affetto, richiamando alla memoria tutti i momenti di vita e di lavoro condivisi con una persona, che ha saputo essere esempio di dedizione al lavoroe di disponibilità sul piano umano.

Sulla conservazione di questi principi si è basata la Cooperativa Osa per creare il premio che ogni anno viene assegnato ai soci lavoratori che si sono particolarmente distinti sul posto di lavoro per capacità,responsabilità e senso del dovere.

Uno dei vincitori di quest’anno è stato Francesco Pollola, 36 anni, entrato a far parte della famiglia Osa nel 2003. Da allora ha percorso diversi stadi di avanzamento di carriera fino ad arrivare all’attuale incarico dicapocommessa dell’Asl Roma G. Un ruolo amministrativo che è fondamentale per il buon funzionamento dei servizi assistenziali sul territorio.
“Il mio lavoro – ha raccontato Francesco a Osa News – è molto faticoso ma è anche profondamente gratificante. Insieme al team cerchiamo di risolvere tutti i problemi che possono insorgere durante l’erogazione dei servizi ai nostri assistiti. Io credo di essere stato premiato grazie al riconoscimento delle mie capacità gestionali, che sono state utili per risolvere le emergenze grandi e piccole che intervengono tutti i giorni. Gli imprevisti, purtroppo, sono il nostro pane quotidiano. È proprio risolvendo passo per passo tutti glieventi inaspettati che questo lavoro regala soddisfazioni”.

Francesco gestisce il servizio di assistenza domiciliare, coordinando la squadra di operatori, nella zona dell’Asl Roma G. Un’area molto vasta costellata anche da piccole realtà abitative che, in caso di maltempo intenso o di neve, possono diventare irraggiungibili. “Quando ci si trova a dover risolvere in fretta un problema – ha spiegato ancora Francesco – possono capitare momenti di tensione, anche tra colleghi. Tuttavia ho capito, col tempo, che il nostro imperativo categorico deve essere garantire l’assistenza alle persone. Da questo ho imparato quella che credo sia la mia lezione più importante: i problemi vanno risolti quando sono ancora affrontabili con facilità, prima che diventino troppo grandi. Ho applicato questo principio al lavoro ma anche ai rapporti con gli altri colleghi, con la convinzione che possiamo svolgere a pieno il nostro incarico solo quando il gruppo di lavoro è affiatato”.

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