“Il mondo cambia, cambiamo il mondo”. È questo il motto che accompagnerà Confcooperative durante Expo 2015 per raccontare come il mondo cooperativistico riesca a fare impresa rimanendo sempre vicino al territorio e alle persone.

Confcooperative insieme alle sue Federazioni sarà presente a Milano dal 26 maggio al 29 ottobre all’interno del padiglione Cascina Triulza dedicato alla Società Civile, di cui è sponsor ufficiale.

Saranno organizzati una serie di eventi e di convegni dedicati ai diversi settori di cui Confcooperative si occupa: dall’agroalimentare, al welfare, al lavoro e ai servizi, alla sanità, alla distribuzione, all’abitazione, alla pesca, alla cultura, allo sport fino al turismo.  Protagonisti assoluti del dibattito saranno il cibo e la solidarietà, le persone e il territorio, l’alimentazione e l’umanità per «raccontare le esperienze concrete, virtuose che la cooperazione è in grado di realizzare», come ha affermato il Presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini.

In particolare, è in programma per il prossimo 13 ottobre, presso l’Auditorium di Cascina Triulza, un convegno internazionale sulla cooperazione sanitaria “Nutrire il welfare: l’innovazione delle cooperative in sanità”organizzato da FederazioneSanità (presieduta da Giuseppe Milanese, anche presidente di OSA) per presentare il rapporto “Better Health & Social Care”. 

Si tratta di una ricerca internazionale che, attraverso i dati provenienti da 59 Paesi del mondo, si propone di mostrare la varietà dei contributi e la portata innovativa di cooperative e mutue nel settore della salute e dell'assistenza sociale.

Il valore di questo studio è eccezionale. Attualmente, infatti, non esiste un database mondiale sulle cooperative e mutue impegnate nel settore della sanità e dell'assistenza sociale: l'ultimo studio in tutto il mondo è stato rilasciato dalle Nazioni Unite nel 1997.

Alla conferenza prenderanno parte, in qualità di relatori, esponenti dell'International Health Cooperative Organization dell'Alleanza Cooperativa Internazionale e gli esperti delle maggiori associazioni di rappresentanza della cooperazione sanitaria dal Brasile, Giappone, Argentina e Canada.

Per quanto riguarda l’Italia, Federazione Sanità ha fornito i dati e ha elaborato approfondimenti sul tema: tra le buone pratiche trattate nel rapporto è illustrata anche l’esperienza del CAP, Consorzio Assistenza Primaria.

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