“La legge che disciplina le professioni di educatori e pedagogisti è necessaria”. Lo ha affermato il direttore sanitario di OSA, Francesco Giuffrida, che giovedì 7 aprile ha partecipato ad un dibattito, organizzato dall'agenzia stampa Dire e trasmesso in diretta streaming, per discutere e fare il punto sul disegno di legge su educatori e pedagogisti approvato lo scorso 31 marzo alla Camera. “La cooperazione – ha ricordato Giuffrida – è un mondo grandissimo e sempre in crescita ed ha al suo interno ambiti come la cooperazione sociale e socio-sanitaria che storicamente e maggiormente si avvalgono di questo tipo di figure professionali. La cooperazione offre servizi in favore delle persone più bisognose, basandosi su valori quali la mutualità tra soci, la democrazia, la mutualità e la solidarietà nei confronti degli assistiti. Ormai, negli ultimi anni, in maniera incessante chiediamo a gran voce regole perché dobbiamo difenderci dall'improvvisazione o dalla concorrenza selvaggia. Le regole sono tutela. Avere delle regole significa garantire una tutela innanzitutto agli assistiti che hanno il diritto di ricevere assistenza da persone qualificate che abbiano sostenuto un percorso formativo e formalizzato, quindi un percorso universitario. Ma le regole significano anche tutela per i lavoratori”.
Riguardo alla legge, passata al Senato dopo un'approvazione larga e condivisa alla Camera, il direttore sanitario di OSA ha sottolineato come il ddl “rispecchia l'autonomia professionale e distingue tra le diverse categorie, l'educatore professionale e il pedagogista” e può rappresentare un incentivo per l'occupazione. “Gli sbocchi sono tantissimi – ha detto ancora Giuffrida – io sono geriatra e penso inevitabilmente non solo a tutto l'aspetto del deterioramento cognitivo in cui spesso vediamo impegnati gli educatori professionali, ma anche a tutto l'aspetto dell'invecchiamento attivo. Molto spesso la gente non sa cosa faccia l'educatore se non ha a che fare con lui, ma si tratta di un campo enorme all'interno del quale si potrebbe fare tantissima prevenzione. Noi oggi lavoriamo molto a inseguire i problemi e lavoriamo poco sulla prevenzione. Invece gli interventi educativi possono migliorare la qualità della vita e lo stato di salute delle persone”. All'incontro hanno partecipato anche Vanna Iori, deputata Pd e prima firmataria della legge e Agostino Basile, presidente associazione Pedias (Pedagogisti ed educatori associati italiani).