L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato online la versione aggiornata della Guida alle detrazioni fiscali. Il documento contiene anche l’elenco completo delle agevolazioni e gli sgravi che lo Stato riconosce alle persone con disabilità e ai loro nuclei familiari. Nello specifico, chi ha un figlio portatore di handicap, può usufruire delle detrazioni Irpef per le spese sanitarie, per i mezzi di ausilio, per i lavori atti all'eliminazione delle barriere architettoniche, e anche per gli addetti all'assistenza, nel caso di persone non autosufficienti.

Agevolazioni sono previste anche per i non vedenti con cane guida, quelle sull'acquisto di ausili tecnici ed informatici e altro. Il vademecum dell’Agenzia delle Entrate offre anche indicazioni utili anche per la documentazione e fornisce  in allegato dei facsimile di modelli di autocertificazione.

Ecco le principali agevolazioni previste per i diversamente, inserite nella guida:

Figli a carico con disabilità. Tutti coloro che hanno figli a carico hanno diritto a delle detrazioni Irpef. La cifra viene stabilita in base al reddito complessivo (che non deve superare i  95.000 Euro). Nel caso in cui il figlio sia portatore di handicap, gli importi delle detrazioni base aumentano di 400 euro. In questo caso le detrazioni arrivano a 1.620 Euro se il figlio ha meno di tre anni, e a  1.350 Euro dai tre agli oltre tre anni. Se si hanno più di tre figli a carico, gli importi aumentano di 200 Euro per ciascun figlio, a partire dal primo.

Acquisto veicoli per diversamente abili. Se un mezzo viene utilizzato in via esclusiva o prevalente a beneficio di persone disabili sono previste delle agevolazioni per l’acquisto. Ad esempio, nel caso in cui il portatore di handicap sia fiscalmente a carico, a beneficiare delle agevolazioni sarà il familiare che ha sostenuto la spesa a beneficio del disabile stesso. Le principali agevolazioni sono: la detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per acquistare o riparare un autoveicolo (spesa massima: 18.075,99 euro) e l'Iva al 4%, sempre sull'acquisto di autovetture, motocarrozzette, autocaravan, autoveicoli specifici, mentre sono escluse le cosiddette minicar che si guidano senza patente. La guida sottolinea anche che, per i disabili con ridotte o impedite capacità motorie, le agevolazioni sono condizionate all'adattamento del veicolo. In questo caso, inoltre, è prevista anche l'esenzione dal bollo auto (in questo caso la guida invita a informarsi per accertarsi della presenza di una eventuale estensione dell'agevolazione anche ad altre categorie di persone disabili, a seconda della regione di appartenenza) e dall'imposta di trascrizione per i passaggi di proprietà.

Assistenza e spese sanitarie. Dal reddito complessivo è possibile dedurre anche le spese mediche generiche (come quelle per i medicinali) e quelle di assistenza specifica (ad esempio infermieristica o riabilitativa). Le somme impiegate per queste finalità possono essere portate in detrazione anche per un familiare disabile non a carico fiscalmente. Infine, è possibile dedurre anche le spese per ricovero in strutture di assistenza o in Residenze sanitarie assistenziali. In particolare si può portare in deduzione la parte di retta che riguarda le spese mediche e le spese paramediche di assistenza specifica (quindi non l'intera retta). Per questo motivo, spiega la guida dell’Agenzia delle Entrate, è necessario che nella documentazione rilasciata dall'istituto di assistenza le spese risultino indicate separatamente.

Share This