Lo scorso 17 luglio la Cooperativa OSA ha siglato il protocollo d'intesa con il Comune di Palermo per l'apertura dello Sportello Multidisciplinare e Multiculturale di Ascolto del Disagio nel capoluogo siciliano. L’iniziativa replica il modello già sperimentato con successo nel territorio di Roma, sviluppato in piena emergenza COVID-19 per intercettare situazioni di bisogno e di marginalità sociale nelle diverse fasce della popolazione.

 

Un progetto nato dalla volontà del direttore commerciale di OSA, Mario Sanfilippo, con la consulenza strategica della dott.ssa Amalia Alloca, della Direzione Programmazione della Cooperativa, che, nella Capitale come in Sicilia, coniuga l'esperienza, le competenze e le professionalità di diversi attori sociali e sanitari, quali OSA, la Fondazione Sapientia Mundi, l'Istituto Spallanzani di Roma, l'Alleanza dei Comuni d'Italia, uniti in una rete a sostegno delle persone. “Lo Sportello di Ascolto del Disagio è un progetto che nasce da lontano”, ha spiegato ai microfoni di Radio Roma Capitale la dott.ssa Allocca, “quando nel periodo emergenziale del COVID-19 sono emerse in maniera evidente tutte quelle problematiche legate alla pandemia, dalle limitazioni alla vita quotidiana imposte dal lockdown alla crisi economica che ha provocato la perdita di migliaia di posti di lavoro. Allora, su input del Santo Padre raccolto dalla Fondazione Sapientia Mundi, con cui OSA ha stipulato una convenzione, e dall’istituto Spallanzani, è nata a marzo la struttura di piazza dei Quiriti a Roma”.

 

L'iniziativa sviluppata nella Capitale si è rivelata estremamente positiva. “L’esperienza romana”, ha dichiarato la componente della Direzione Programmazione di OSA, “ha messo in evidenza, ad esempio, come nel periodo di chiusura totale dovuta al COVID-19, la stragrande maggioranza delle segnalazioni siano arrivate dal mondo giovanile a dimostrare quanto l’impossibilità di vivere le normali relazioni di tutti i giorni abbia creato un disagio enorme. Abbiamo ricevuto molte richieste, motivate e motivanti, e pertanto abbiamo pensato di replicare il modello a Palermo e vorremmo estenderlo anche in altri luoghi, dove ci verrà richiesto. Grazie al protocollo d’intesa siglato con il Comune del capoluogo siciliano è stato possibile collegare con maggiore facilità lo Sportello alle associazioni e alle comunità religiose, come quella islamica, che sono molto presenti sul territorio. Questo perché vogliamo che l’iniziativa sia collegata ad un contesto reale, altrimenti non si riesce a fornire una risposta convincente ai cittadini”.

 

Anche a Palermo quindi nasce una struttura che ha l’obiettivo di intercettare le situazioni di fragilità ed emarginazione, promuovendo al tempo stesso l'inclusione e l'integrazione sociale. Un esempio felice, concreto e virtuoso di collaborazione tra attori differenti, onlus, cooperative, associazioni di volontariato, istituzioni di diverse culture e religioni, che ha già dato buoni frutti nel tessuto sociale capitolino. La dott.ssa Allocca racconta come opera lo Sportello Multidisciplinare e Multiculturale di Ascolto del Disagio di piazza dei Quiriti per aiutare le persone in difficoltà. “Se il problema è di natura economica cerchiamo di risolverlo, nei limiti del possibile, insieme alle associazioni di volontariato. Se ci troviamo di fronte invece ad altre situazioni, magari di natura psichica, abbiamo una rete di operatori a cui forniamo le informazioni per far sì che il caso venga seguito nel modo migliore. Riceviamo anche molte segnalazioni relative, ad esempio, alle violenze domestiche e anche in questo frangente facciamo rete con le associazioni”.

 

Lo Sportello  Multidisciplinare e Multiculturale di Ascolto del Disagio, attivato a Palermo con un accordo biennale con il Comune, sarà operativo dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì. La sede è quella della Cooperativa OSA a Palermo in via Mazzini, 59. 

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