Alla fine dal testo della Legge di stabilità presentata dal Governo sono spariti i quattro miliardi di tagli alla Sanità di cui si era parlato quando il testo era solo una bozza. Positiva la reazione degli operatori del settore. Anche FederazioneSanità Confcooperative, che aveva duramente criticato la prospettiva della riduzione delle risorse destinate al Sistema sanitario nazionale, ha espresso soddisfazione. Lo ha fatto attraverso le parole del suo presidente, Giuseppe Milanese. “Siamo più che mai vicini a quanto ribadito nuovamente dal ministro Beatrice Lorenzin – ha affermato Milanese – vale a dire che il futuro si giocherà sull'integrazione tra territorio e medicina, tra salute e assistenza”.

Lorenzin si è espressa davanti alle Commissioni Bilancio e Affari sociali della Camera, definendo la Legge di stabilità come “la fine di un percorso iniziato in questi mesi, ma non un traguardo, piuttosto un punto di partenza”. Il ministro ha sottolineato, inoltre, l’esigenza di “rendere sostenibile il sistema da qui ai prossimi 25-30 anni, tenendo presente che andremo verso un invecchiamento della popolazione senza precedenti”. 

Questo percorso di aggiornamento del Ssn deve cominciare, secondo Federazione Sanità Confcooperative, dal primo grado di assistenza al cittadino. ''La parola chiave – ha dichiarato il presidente Milanese – rimane sempre ‘assistenza primaria’. È giunto il momento di guardare al territorio per creare un sistema di 'presa in carico' che soddisfi non solo il bisogno del paziente, ma che lo guidi durante tutto il suo percorso clinico''.

Un nuovo modello, dunque, che abbia come stelle polari la sostenibilità e le esigenze degli assistiti. Lo strumento indicato da Federazione Sanità è quello della cooperazione che, come viene ribadito in una nota, già oggi “mette in campo la propria storia, le proprie competenze, le migliaia di lavoratori formati che ogni giorno entrano nelle case dei pazienti, insieme alle farmacie e ai medici di famiglia”. 

''Riteniamo – ha detto Milanese in conclusione del suo intervento – che la cooperazione e il modello cooperativo siano l'unico strumento che possa costruire finalmente un sistema, e che si possa passare dalle enunciazioni ai fatti. Per questo siamo a disposizione del ministro della Salute sperando che questo Governo abbia finalmente il coraggio di passare all'azione. Troppi pazienti e troppe famiglie aspettano da tanti anni''.

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