Gli anziani europei sono soddisfatti della loro vita, ma la percentuale si abbassa in Italia dove si sentono più soli. È questo, in sintesi, il risultato del sondaggio “Elderly People in Europe Today” condotto su 8 mila intervistati dall'istituto di ricerca Ipsos per l'Institut du Bien Vieillir Korian. Lo studio rivela che il livello di benessere e la gioia di vivere dei senior europei si mantengono elevati, pur essendo in calo. Il 71% degli intervistati di casa nostra vive bene la propria età e il 70% considera ancora la vita una fonte di piacere. Tuttavia, gli anziani italiani sono i meno inclini d'Europa a vedere la vita come una fonte di piacere e il loro benessere sta accusando un calo: invitati a dire se la loro vita è felice oppure no, solo il 70% risponde in modo affermativo, una percentuale nettamente più bassa rispetto alla media del 78% che esprime il riscontro dei coetanei negli altri Paesi. Inoltre, meno di un senior italiano su 2 (47%) si sente realizzato, a confronto con il 68% della media europea, e più di uno intervistato su 3 si sente solo almeno una volta al giorno, contro una media del 27%.
La sensazione di solitudine si rivela più alta in Italia che nel resto d'Europa: il 30% degli intervistati italiani dichiara di sentirsi solo almeno un giorno su 2 – dato in aumento rispetto al 26% del 2014 – esprimendo così una percentuale superiore a quella europea del 18%. In questo quadro la famiglia si riconferma il vero baricentro di vita e antidoto all'isolamento: l'85% dei rispondenti italiani cerca conforto alla solitudine nei figli (contro la media europea del 79%) e il 60% nei nipoti (contro il 57%).
Registra, invece, un miglioramento la condizione finanziaria degli anziani italiani rispetto al 2014: il 51% riesce a mettere da parte dei soldi (contro la media del 45% rilevata negli altri Paesi); di questi solo il 6% dichiara di accumulare molti soldi, mentre il restante 45% riesce ad accantonare solo cifre esigue. Il 36% riesce appena ad arrivare alla fine del mese con i suoi redditi e l'11% vive in parte grazie ai suoi risparmi. Gli anziani del Bel Paese sono anche i più prudenti: solo il 2% dichiara di vivere grazie a uno o più prestiti e di avere il conto in rosso, contro una media europea del 4%.