Proporre un nuovo approccio nell’assistenza e nella cura dei pazienti affetti dall’Hiv, è questo l’obiettivo dell’edizione 2014 di Icar, l’Italian conference on Aids and Retroviruses. L’evento, in corso di svolgimento allo Sheraton Conference centre di Roma, ha visto la partecipazione, come negli anni scorsi, di OSA. 

 La cooperativa era presente con un desk informativo sul servizio di Trattamento a domicilio per pazienti con Infezione da HIV (Tad).

Da oltre 25 anni, il Tad realizza modelli innovativi di assistenza domiciliare integrata per garantire la continuità Ospedale-Territorio, fornendo ai pazienti prestazioni mediche, infermieristiche e fisioterapiche.

Al centro dell’attività del servizio Tad ci sono il bisogno e il diritto di cura della persona, al fine di migliorare la qualità di vita e dei livelli di autonomia dell’assistito e di ridurre tempi di degenza ospedaliera.

Nel corso della cerimonia inaugurale di Icar è stata ricordata anche la figura del Professor Elio Guzzanti, scomparso lo scorso 2 maggio. A Guzzanti, ex ministro della Sanità e presidente del Comitato tecnico-scientifico di FederazioneSanità, è stata dedicata l'intera edizione 2014 di Icar.

L’inedito approccio che la manifestazione – riservata a medici, infermieri e operatori del settore – ha promosso è l’integrazione tra la ricerca scientifica nel campo e competenze e le esperienze  degli operatori del settore e delle comunità colpite da Hiv.

La volontà, dunque, è quella di andare verso una gestione globale della patologia, che allo stesso tempo, però, sia attenta alle peculiarità individuali in campo epidemiologico e di diagnosi.

Tra le tematiche di più stretta attualità che sono state affrontate nel corso di Icar2014 ci sono: la centralità del rapporto comunicazionale tra paziente e medico, l’esplorazione delle possibilità ad ampio raggio in campo preventivo, la valutazione complessiva del paziente al fine di favorire un monitoraggio d’insieme, l’attenzione a particolari problematiche di popolazione e di condizione clinica, l’imprescindibile correlazione tra il dato di successo virologico e le conseguenti sfide cliniche in funzione della promozione della qualità della vita dei pazienti.

 

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