“Abbiamo giocato con l’arte senza prenderci sul serio”. È questo lo spirito con cui è andato in scena lo spettacolo ‘Gran Varietà del Centro’ realizzato da undici iscritti dei sei Centri sociali anziani di Frosinone gestiti dalla Cooperativa OSA venerdì scorso (17 giugno 2016) presso il teatro ‘60esima Strada’ del capoluogo ciociaro. Presenti in platea e in galleria circa 200 persone tra iscritti, famiglie e cittadini.
 

“Abbiamo iniziato le prove a partire da fine marzo – prosegue l’attore Guglielmo Bartoli che ha vestito i panni di regista, scenografo e presentatore per l’occasione – e in breve tempo, dopo esserci conosciuti meglio, siamo diventati una piccola compagnia teatrale dando vita ad un avanspettacolo degli anni ’50, quello che oggi chiameremmo varietà, mescolando arti diversi, dalla recitazione al ballo fino al canto.
 

La chiave del nostro successo è stato vivere ogni momento come se fosse un gioco e questo metodo ha reso tutto più semplice. Ho fatto in modo che ognuno di loro scegliesse il proprio ruolo assecondando le proprie passioni e attitudini e questo ci ha permesso di divertirci. Le loro debolezze e paure sono diventate la loro energia. Ho cercato di far capire loro che a teatro, come nella vita, non conta solo il protagonista ma è il gruppo che fa la differenza. E gli applausi calorosi del pubblico ci hanno ripagato del lavoro fatto”.
 

Gli iscritti, sotto la guida di Guglielmo e delle due operatrici OSA Anna e Anna Rita, si sono incontrati due volte a settimana, per tre ore al giorno, per provare il copione, imparare le parti e i balletti.
 

“È stata una serata bellissima. Sono stati tutti bravissimi. Il ricordo più bello di questi mesi sono le risate contagiose. Abbiamo riso sempre anche quando ripetevamo una scena cento volte, senza mai stancarci. Il gruppo era molto motivato e coeso – racconta Anna Rita, una delle due referenti OSA del progetto comunale – I nostri attori dilettanti sono persone brillanti che sanno mettersi in discussione, superare le difficoltà e recitare di fronte ad un pubblico numeroso. È una bella iniziativa che ormai si ripete da tantissimi anni grazie al nostro laboratorio teatrale e che favorisce l’integrazione dei nostri iscritti”.
 

Novità di quest’anno i corti. Durante lo spettacolo, infatti, sono stati proiettati dei brevi video girati in diverse zone della città e che hanno riportato alla luce vecchi scketch rivisitati e adattati ai nostri tempi e all’ironia dei partecipanti.
 

“Il teatro è una cosa strana che può creare dipendenza – conclude l’attore ciociaro, inventore dei Fasti Verulani – e anche il gruppo del laboratorio teatrale è stato colpito! Si stanno mobilitando per portare lo spettacolo nelle feste popolari e hanno già avuto alcune risposte positive. È una notizia meravigliosa perché il teatro oggi ha bisogno di questo, di gente che si diverte e che con il suo entusiasmo contagia il pubblico, anche se chi recita non è un professionista”.

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