È iniziata la fase del cosiddetto picco stagionale dell'influenza. È quanto si legge nel Rapporto Epidemiologico della sindrome influenzale “InfluNet”, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Anche se lentamente, la curva del contagio dell'influenza comincia a salire e sono sempre di più i casi in Italia già a partire dalla settimana passata, (dall'11 al 17 gennaio 2016). Durante la seconda settimana del 2016 il livello di incidenza in Italia è stato pari a 2,54 casi per mille assistiti, nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 5,90 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 3,43 nella fascia 15-64 anni a 2,62 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,11 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 154.000, per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di circa 1.088.000 casi. La provincia autonoma di Trento, Marche, Lazio, Campania e Basilicata sono le Regioni maggiormente colpite, in cui il livello dell'incidenza ha superato i quattro casi per mille assistiti.
I CONSIGLI DEGLI ESPERTI Come prevenire e combattere l'influenza? Per prima cosa, evitare gli sbalzi di temperatura. Per diminuire i rischi, gli ambienti domestici e lavorativi non dovrebbero superare i 21 gradi e dovrebbero essere adeguatamente umidificati. Per debellare il virus influenzale è anche utile assumere molta vitamina C, fondamentale anche per prevenire l'insorgenza del virus. In caso di febbre alta, invece, è consigliabile potersi consultare con il proprio medico curante. “Il freddo più intenso di queste ore dovrebbe far iniziare la stagione influenzale – ha detto all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università di Milano -. Il ritardo rispetto alle previsioni effettuate in precedenza è dovuto proprio alle temperature miti delle scorse settimane. Prevedo un leggero aumento per quella in corso, mentre dalla prossima la crescita dovrebbe essere più importante, anche se si tratterà comunque di una stagione a media-bassa intensità”.
Clicca qui per leggere il Rapporto Epidemiologico della sindrome influenzale “InfluNet”