“Una misura amaramente necessaria”. Così il presidente di OSA e di FederazioneSanità Confcooperative, Giuseppe Milanese, commenta l’approvazione da parte della Camera della legge sulla videosorveglianza in asili e strutture per anziani e disabili. Il provvedimento, che ora passerà all’esame del Senato, è frutto di un lavoro bipartisan che ha subito un’accelerazione dopo la documentazione di abusi e maltrattamenti accaduti in alcune strutture ai danni degli ospiti. “Sarebbe bello vivere in un mondo dove questo tipo di misura non fosse necessario – aggiunge Milanese intervistato dall’agenzia Dire – Ma tra la libertà di azione e il diritto delle persone fragili a esser assistite in modo corretto, prevale assolutamente il secondo. Quindi ben venga la possibilità di controllo, sperando che in un tempo prossimo si possa farne a meno”.

 

In ogni caso, la legge ha un grande merito: “Viene restituita la fiducia alle persone che hanno parenti ricoverati nelle strutture, ma soprattutto agli stessi utenti” a volte spaventati all’idea di essere affidati a cure di estranei.

 

Milanese fa però notare: “Le nostre strutture sono aperte h24 per permettere ai parenti di verificare in qualsiasi momento le condizioni dei loro cari e il modo in cui vengono assistiti. Non chiudono mai, neanche il tempo necessario a effettuare operazioni come somministrazioni di medicinali o cambio di biancheria. Basterebbe questo – conclude – per evitare il sistema di videosorveglianza obbligatorio, ma a volte non tutte le strutture accettano di tenere sempre aperte le porte”.

 

Fonte: Dire.it

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