In Italia non ci sono mai stati tanti trapianti e tante donazioni d'organo come nel 2016. Lo affermano i dati del Centro Nazionale Trapianti, presentati oggi a Roma, secondo cui ci sono stati 1596 donatori e i pazienti trapiantati sono aumentati di oltre 400 unità portandosi a quota 3736. In totale, spiega il report, sono stati 1303 i donatori utilizzati, mentre 273 donazioni sono state di rene da vivente e 20 di fegato da vivente. Sostanzialmente stabile la percentuale di chi nega il consenso alla donazione, che si attesta intorno al 30%. Diminuiscono anche le liste di attesa di cuore e polmoni.

 

“I donatori utilizzati dopo accertamento di morte superano per la prima volta quota 1300 – spiegano gli esperti – tra essi registriamo, finalmente, diverse donazioni dopo accertamento di morte con criteri cardiocircolatori, cioè con una modalità che potrebbe ulteriormente sviluppare le donazioni ed i trapianti in Italia, come sta avvenendo nelle principali nazioni europee”.

La regione più “generosa” si conferma la Toscana, con in generale il nord che supera il sud per donatori pro capite. Al contrario il numero di persone che nega il consenso è maggiore nel Mezzogiorno.

 

Buone notizie, sottolinea il documento, anche dalle liste d'attesa per il trapianto. “In particolare per la prima volta la lista del rene e quella del polmone appaiono non solo stabili, ma in diminuzione rispetto all'anno precedente – si legge -. La riduzione della lista del rene è pari a 300 pazienti. La lista fegato appare stabile, mentre l'incremento della lista cuore va considerato in relazione all'uso dei cuori artificiali che incrementano la platea dei pazienti trapiantabili”.

 

Fonte: ansa.it 

Share This