Il 12 gennaio 2017 sarà ricordato come un giorno importante per il diritto alla salute dei cittadini italiani, ma anche per tutti gli operatori, pubblici e privati, impegnati nel settore sanitario. Come annunciato dal Ministro Lorenzin, il Presidente del Consiglio Gentiloni ha firmato il Decreto sui nuovi Lea, Livelli Essenziali di Assistenza. Ancora pochi passaggi formali (registrazione da parte della Corte dei Conti e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) e il provvedimento sarà ufficiale.

 

“Accogliamo con favore un provvedimento che i cittadini e gli operatori attendevano da quindici anni. Le nostre congratulazione e il nostro ringraziamento al Ministro Lorenzin, per l’impegno e la caparbietà con la quale ha perseguito un così importante risultato”. Questo il commento di Giuseppe Milanese, Presidente di OSA e di FederazioneSanità Confcooperative.

“In generale ci auguriamo che con questo atto si torni a parlare di qualità, innovazione e, soprattutto, di accessibilità alle cure e all'assistenza. Purtroppo su quest’ultimo punto – prosegue Milanese – i dati ci dicono che stiamo arretrando drammaticamente. Si stanno infatti ampliando le categorie di persone che non riescono ad usufruire delle cure o vi rinunciano a causa di situazioni di disagio economico. Questo crea disuguaglianza che, in un circolo perverso, aggrava ulteriormente le condizioni di salute e alimenta la povertà. È essenziale quindi operare affinché i livelli essenziali siano garantiti a tutti ed in tutto il Paese. Ribadiamo per questo la necessità di una regia nazionale unica ed autorevole del sistema”.

 

“Sui contenuti– osserva il Presidente di FederazioneSanità – oltre all'aggiornamento dei nomenclatori, all’estensione delle coperture vaccinali e degli screening, apprezziamo la centralità che il provvedimento assegna alle cure domiciliari e, più in generale, all'assistenza sociosanitaria declinata nelle sue diverse configurazioni in modo organico e dettagliato. Senza dimenticare il riconoscimento dei nuovi servizi in farmacia e del ruolo assistenziale della stessa, l’ampliamento del novero delle malattie rare e di quelle croniche, l'estensione delle relative esenzioni”. A questo punto – conclude Milanese- auspichiamo in un dialogo fruttuoso tra le regioni e il Governo per una piena e rapida attuazione del decreto”.

 

Fonte: FederazioneSanità

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