Sono tre le macro aree individuate all’interno del documento “Piano d’Azione Salute per e con le comunità Rom, Sinti e Caminanti” online da gennaio 2016 sul sito del Ministero della Salute:
– Formazione del personale sanitario e non;
– Conoscenza e accesso ai servizi per RSC;
– Servizi di prevenzione, diagnosi e cura.

Tale documento è stato redatto dal Tavolo Nazionale “Salute” istituito a febbraio 2013 per l’implementazione della strategia nazionale d’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC), in attuazione della comunicazione della Commissione europea n. 173/2011.
 

La Strategia nazionale RSC ha come obiettivo generale quello di promuovere la parità di trattamento e l’inclusione economica e sociale delle suddette comunità nella società, di assicurare un miglioramento duraturo e sostenibile delle loro condizioni di vita, di renderne effettiva e permanente la responsabilizzazione, la partecipazione al proprio sviluppo sociale, l’esercizio e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione Italiana e dalle Convenzioni internazionali.
 

Per delineare la domanda di salute della popolazione RSC, oltre all’analisi dei dati epidemiologici, nel 2013 sono state effettuate, sia a livello nazionale che a livello locale, delle consultazioni informali da parte dell’INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà) con rappresentanti delle diverse comunità RSC, sulla percezione del bisogno da parte delle popolazioni stesse.
 

Obiettivo delle consultazioni – come si legge dal documento – è stato quello di rilevare i fabbisogni di salute realmente percepiti come tali dalle popolazioni RSC.

 

Le aree prioritarie individuate dalle stesse comunità, su cui fare prevenzione, sono: corretta alimentazione; igiene personale e degli alimenti; rischi genetici legati ai frequenti matrimoni tra consanguinei; rischi per la salute derivati dalla combustione della spazzatura; salute materno-infantile.

 

Altri elementi di criticità emersi sui cui lavorare sono: l’alto tasso di tumori nei campi rom; la continuità assistenziale per patologie quali il diabete e la grave insufficienza renale; le difficoltà d’accesso alle cure odontoiatriche; le dipendenze da sostanze stupefacenti e abuso di alcool e la diffusione e l’abuso del gioco d’azzardo patologico.

 

Per maggiori informazioni consultare il documento integrale “Piano d’Azione Salute per e con le comunità Rom, Sinti e Caminanti”

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