La Cooperativa OSA ha aderito con convinzione alla proposta di legge d'iniziativa popolare contro le false cooperative promossa dall'Alleanza delle Cooperative Italiane, coordinamento formato dalle tre centrali cooperative AGCI, Confcooperative e Legacoop. Al termine dell'Assemblea dello scorso 3 luglio, infatti, i molti soci presenti hanno compilato e sottoscritto, alla presenza di un notaio, i moduli di raccolta firme. Il presidente Giuseppe Milanese ha espresso più volte, durante i lavori, la necessità di sostenere la campagna contro quei sodalizi che, utilizzando strumentalmente la forma giuridica di cooperativa, perseguono finalità del tutto estranee ed antitetiche a quelle mutualistiche. Una battaglia di continuità della propria storia, che mira a difendere la buona cooperazione da quelle realtà che “prostituiscono il proprio nome”, per dirla con le parole di Papa Francesco, raggirando regole e lavoratori.

L'obiettivo è quello di raggiungere, entro sei mesi, almeno 50 mila firme per sottoporre la proposta di legge all'attenzione del Parlamento. Il primo mese della raccolta, partita l'11 giugno scorso, ha fatto registrare già quasi 19 mila adesioni.

In particolare, la proposta di legge prevede misure severe e incisive come la cancellazione dall'Albo delle Cooperative, e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni-ispezioni. Il provvedimento stabilisce anche la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori ritenuti più a “rischio”. Inoltre, la legge impone una tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all'Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di sodalizi che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi, accumulando debiti nei confronti dell’Erario di impossibile recupero. Tra i punti cardine della proposta, anche la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo Economico che “coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative, evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese che consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre amministrazioni”.

Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.stopfalsecooperative.it

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