Liste d’attesa troppo lunghe, ticket elevati, e un’assistenza territoriale che non soddisfa i bisogni dei cittadini. Sono queste le principali lacune della Sanità stando al Rapporto Pit 2014 stilato dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.Fra le principali cause di questo calo della spesa per la salute, come detto, i tempi di accesso alle prestazioni e i costi del ticket. Al secondo posto, tra i problemi lamentati dai cittadini figura la situazione dell’assistenza territoriale. In particolare le segnalazioni raccolte da Cittadinanzattiva riguardano la difficoltà di accesso a servizi di riabilitazione e di assistenza a domicilio. Si tratta di una questione sottolineata anche dal presidente di OSA e di FederazioneSanità, Giuseppe Milanese, che in più occasioni ha ribadito la necessità di potenziare l’assistenza primaria e i servizi territoriali.
“L’Assistenza primaria in Italia varia da Asl ad Asl, per superare questa situazione servono regole chiare e uguali ovunque – aveva detto Milanese nel corso degli Stati Generali della Salute -. Migliorare i servizi erogati sul territorio, infatti, è la chiave per decongestionare gli ospedali e rendere efficace l’offerta di salute”.
La soluzione più volte auspicata dal presidente di OSA e di FederazioneSanità è l’adozione della cosiddetta “regola delle 5r” che riassume le proposte. Secondo Milanese, infatti, un modello di assistenza primaria realmente vicina ai bisogni della popolazione necessita di: 1) una regia unica nazionale; 2) regole certe sull’accreditamento; 3) un ruolo definito per tutti gli attori del sistema; 4) la costituzione della rete tra gli operatori; 5) il rigore nel misurare la qualità dei servizi.