L'Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale) con la circolare n.13983 ha autorizzato l’erogazione di assegni e indennità ai malati di sclerosi multipla anche nel caso siano stranieri, con la condizione di essere in possesso di regolare permesso di soggiorno da almeno un anno. Il provvedimento ha dato seguito ha una serie di pronunce della Corte costituzionale sulla materia. Nel testo della circolare l’Istituto ha chiarito che le risorse dovranno essere concesse “a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo, alla sola condizione che siano titolari del requisito del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all'art. 41 TU immigrazione”.

Questo vuol dire che sono state considerate nulle le restrizioni imposte dagli articoli della legge 388 del 2000. Questa prevedeva che per la concessione delle prestazioni assistenziali il permesso di soggiorno fosse in possesso dello straniero da almeno cinque. Era inoltre richiesto che la persona possedesse un reddito sufficiente per mantenere se stesso e la propri famiglia. La Corte, interrogata sulla questione, ha dichiarato per due volte l’illegittimità delle norme. 

La circolare si allinea a quanto già radicato da un tempo abbastanza lungo nella giurisprudenza. Il testo, avendo un carattere retroattivo, fa in modo che l’Inps potrà rivalutare tutte le domanda di accesso ai benefici che siano state rigettate una prima volta ma che non siano ancora state cassate con sentenze passate in giudicato. Da ora, gli stranieri regolari da almeno un anno che vorranno presentare il proprio caso, dovranno preoccuparsi solo del fatto che gli sia stata riconosciuto lo stato di invalido civile secondo le norme vigenti.

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