“Il mondo che vorrei è fatto di tanti piccoli gesti, una parola, una carezza, un abbraccio. Il mondo che vorrei è fatto di condivisione e di gesti”. Sono queste le parole del video ‘Il mondo che vorrei’ che accompagnano i soci mentre prendono posto all’interno della sala.

 

L’Auditorium è ormai gremito e l’Assemblea ha inizio sulle note della canzone “Il cielo è sempre più blu”! I soci della Cooperativa, donne e uomini giunti da ogni parte d’Italia, da nord a sud, sono circa 300. Rappresentano tutti i servizi erogati dalla Cooperativa: l’Outsourcing ospedaliero, l’Assistenza Domiciliare Integrata, MAISOLI, il ramo d’azienda ex art. 26, il Servizio Sociale, la Struttura.

 

Sono tanti i giovani presenti ma anche i lavoratori che hanno fatto la storia di OSA. E poi ci sono tante famiglie accompagnate dai bambini che con i loro sorrisi e la loro spontaneità hanno regalato una nota di colore e di gioia agli adulti.

 

Ad aprire i lavori assembleari il Presidente di OSA Giuseppe Milanese: “Siamo una Cooperativa. Siamo una comunità. Il mondo che vogliamo è un posto in cui ci sia cuore. Dobbiamo andare al cuore delle cose che facciamo. E c’è una persona che sa farlo benissimo. Mi riferisco a Papa Francesco che, in occasione della XXXIX Assemblea di Confcooperative lo scorso 4-5 maggio 2016, ha lasciato un messaggio che mi ha colpito molto: ‘Fatevi guidare dal vostro impegno per il bene comune: il bene dei cooperatori e il bene che le cooperative fanno al vostro paese. […] Se la cooperativa funziona fa crescere la solidarietà anche fra i soci, rafforza la responsabilità comune, la capacità di riconoscere generosamente quella che gli altri sanno fare e anche di accettarne i limiti. In una parola nella cooperativa cresce la fraternità come i cooperatori hanno sempre saputo’.

 

“L’avrò visto e ascoltato almeno dieci volte questo video – prosegue Milanese – non ci sono parole migliori per descriverci. Chi siamo? Siamo 3.000 persone che ne assistono altre 40.000. Sulla copertina di OSA News, di cui sono molto soddisfatto, c’è un mondo in cui batte un cuore grande, il nostro, e la scala. La scala è quella che usiamo tutti i giorni per poter costruire, passo dopo passo, quel pezzo di storia ancora lontano dall’orizzonte che ci ha dato Papa Francesco. Là fuori è buio. Tutto quello che vedo, soprattutto quello che riguarda il sociale non mi piace. Non riesco a trovare qualcosa di vicino a noi, qualcosa che mi ricordi la vera identità dello sforzo che stiamo facendo nel nostro cammino, nonostante tutti i difetti che la nostra Cooperativa può avere”.

 

“Oggi non siamo tantissimi perché in questo mese – aggiunge Milanese – abbiamo già organizzato altre dieci assemblee in tutta Italia, ottemperando a un obbligo nuovo, le assemblee separate, che dovremo rispettare a partire dall’anno prossimo avendo quasi raggiunto quota 3.000 soci. Ma noi, da sempre, a prescindere dalle leggi, ogni anno per garantire il principio di democrazia, abbiamo sempre organizzato le Assemblee sul territorio, per dare a tutti la possibilità di far sentire la propria voce”.

 

“Noi abbiamo a cuore gli operatori quanto gli assistiti. Noi vogliamo costruire una cooperativa di comunità perchè per noi è importante soddisfare i bisogni dei nostri assistiti. Ed è per questo motivo che, oggi, tra noi, nel pubblico, ci sono i nostri assistiti di Mesagne in rappresentanza di tutte le persone che, ogni giorno, curiamo. Rivolgo un saluto speciale ai nostri ospiti Miriam e Giacomo Crisponi – conclude Milanese – che più tardi premieranno i soci che si sono distinti per professionalità, impegno e dedizione in ricordo del caro Vittorio. Grazie a tutti per essere qui anche oggi, insieme, per costruire la nostra storia. Buona Assemblea 2016!”.

 

 

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