Il Ministero dell’istruzione (Miur) ha ribadito che ai bambini affetti da sindrome di Down basta il certificato del medico di famiglia per ottenere il sostegno scolastico. A fare luce sulla questione ha provveduto una nota ufficiale che è stata rilasciata su sollecitazione dell’Associazione italiana persone down (Aipd).
L’equivalenza del certificato del medico di famiglia rispetto alla documentazione rilasciata dagli specialisti delle Asl è stata stabilita con una Legge, la 289 del 2002, che però è stata a volte ignorata dagli istituti . Nel passato sono infatti arrivate molte segnalazioni di casi in cui le scuole non hanno considerato valido il certificato rilasciato dal medico di base. L’equivoco è nato dal fatto che, nella maggioranza dei casi, la “certificazione di handicap grave”, indispensabile per l’attivazione del servizio di sostegno, può essere rilasciata solo da medici specialisti. Le legge, promulgata ormai 10 anni fa, ha dato però la stessa facoltà ai medici di famiglia.
La segnalazione al Ministero era stata presentata da Salvatore Nocera, responsabile dell'area Normativo-Giuridica dell'Osservatorio Scolastico Aipd, che si era fatto portavoce delle famiglie costrette a intraprendere inutili trafile burocratiche. Nel testo della lettera di Nocera si chiedeva al Miur di esprimere una posizione ufficiale sulla materia. Il dicastero, per mezzo della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, ha ribadito che “le istituzioni scolastiche possono ritenere valide, ai fini scolastici e, quindi, per l'assegnazione dei docenti per le attività di sostegno, le certificazioni rilasciate dai medici di base”.
In Italia sono quasi 150 mila gli studenti disabili che frequentano le scuole (la statistica riguarda tutti i livelli d’istruzione). L’ultima fotografia sulla loro presenza negli istituti è quella scattata dall’Istat l’anno scorso. Secondo l’indagine dell’Istituto, si ha una maggiore concentrazione di studenti in difficoltà nella scuola primaria, le cui aule sono frequentate da circa 81.000 alunni bisognosi di assistenza. Altri 63.000 ragazzi disabili frequentano la scuola secondaria di primo grado.
Il tema del sostegno scolastico è di recente tornato d’attualità quando il Governo ha deciso di assumere a tempo indeterminato 26.000 insegnanti da affiancare agli studenti disabili. In un articolo pubblicato su questa testata, avevamo descritto come la stabilizzazione avrebbe consentito ai giovani in difficoltà di essere seguiti dallo stesso docente anno dopo anno. In questo modo agli scolari non devono affrontare un cambio di abitudine che nello loro condizioni può essere molto difficile da sostenere.