Un videodizionario online per imparare la lingua dei segni. Si chiama “Spread the Sign” ed è stato realizzato nell’ambito di un progetto internazionale che ha ricevuto il supporto della Commissione europea a cui hanno preso parte interpreti e studiosi di oltre 24 lingue per per chi ha problemi diipoacusia. La versione italiana della piattaforma online è stata realizzata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, partner dell’iniziativa.

Attualmente il sito di “Spread the Sign” può contare su circa 200 mila video con segni di parole, frasi di uso comune e numeri. Diecimila sono in Lisla Lingua italiana dei segni. Il sito è accessibile gratuitamente tramite computer, tablet o smartphone.

Nello specifico, per ogni voce del vocabolario un interprete “traduce” la parola o la frase nella lingua dei segni selezionata. Come per le lingue orali, infatti, anche il linguaggio dei segni non è la stesso ovunque: ogni Paese ne possiede uno specifico. Il videodizionario sarà quindi utile agli studenti come ai turisti non udenti per poter comunicare anche con le persone sorde o con ipoacusia di altri Paesi.

“I segni non sono semplici gesti ma fanno parte di una lingua vera e propria che appartiene alle persone e consente loro di comunicare – sottolinea Lisa Danese dell’Università Ca’ Foscari e supervisore di “Spread the Sign” per l’Italia – . Il video-dizionario rappresenta una piccola rivoluzione per il nostro Paese: oltre 10 mila i segni resi disponibili su web, con la prospettiva di arrivare a 17 mila a fine progetto, tra un anno e mezzo. Arricchire il lessico, anche confrontando la Lis con altre lingue dei segni, significa avere maggiore accesso alle informazioni”.

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