Per eseguire la colangiografia, ovvero la risonanza magnetica per l’analisi delle vie biliari, al nosocomio Sant’Orsola di Bologna viene utilizzato, da almeno 4 anni, come liquido di contrasto il succo d’ananas. La scelta è stata dettata dalla necessità di trovare un sistema meno dispendioso ma comunque valido ed efficace.
Per i pazienti il vantaggio è quello di poter ingerire una sostanza del tutto naturale e buona, al posto di un prodotto farmaceutico come il Lumirem che è a base di ioni di ferro e non è piacevole da bere.
Dunque, bevendo due bicchieri di succo d’ananas si ottiene lo stesso effetto superparamagnetico quello cioè che consente di eliminare dall’immagine gli elementi che disturbano l’esame radiologico delle vie biliari, ai fini della diagnosi.
Secondo le ricerche sul tema il mirtillo nero misto a mela è il succo migliore da utilizzare. Seguono il mirtillo nero da solo, il succo di mora e quello di ananas. È in uso nelle radiologie anche il succo di arancia, che però cancella meno il segnale del succo gastroduodenale.
A beneficiare di questa innovazione sono gli utenti che hanno calcoli alla colecisti, che soffrono di colangiti o chi è stato operato alle vie biliari e chi ha subito un trapianto di fegato.