Inaugurata la nuova struttura gestita da OSA a Roma in zona Portuense. Un pomeriggio di festa con le famiglie e gli assistiti. Milanese: “Questo posto oggi è una risposta dopo anni di difficoltà affrontate insieme”

Roma, taglio del nastro per il nuovo presidio di riabilitazione OSA di via Santorre di Santarosa. La struttura, attiva ormai da qualche mese, rappresenta la pietra miliare per l’attività riabilitativa dedicata dalla Cooperativa a pazienti con differenti livelli di disabilità, assicurando gli stessi servizi offerti in precedenza da OSA nel centro semiresidenziale di via Majorana, a cui si aggiunge adesso anche il nuovo poliambulatorio specialistico. Oggi si è anzitutto consumato un pomeriggio di festa per gli assistiti e i loro familiari, graditi ospiti dell’evento d’inaugurazione insieme agli operatori della struttura, al management di OSA ed ai rappresentanti delle istituzioni, accolti nel giardino esterno dalle note delicate della violinista Giorgia Rossetti. Giuseppe Milanese, presidente di OSA, ha ricordato come in questi 16 anni la storia della Cooperativa si sia intrecciata con quella delle famiglie e degli assistiti, in maniera indissolubile, spesso affrontando insieme le difficoltà e gli ostacoli per garantire assistenza ai ragazzi. “Questo posto è una risposta”, ha detto, “abbiamo iniziato il nostro percorso insieme nel 2006 quando ci dissero che c’erano ragazzi e adulti e i loro genitori con un bisogno di assistenza in questa città e le cooperative esistono per questo, per rispondere a queste esigenze. Ci sono voluti 16 anni ma alla fine possiamo dire di avercela fatta. Inauguriamo oggi questa struttura e ci ritroviamo qui perché siamo una famiglia e questa storia l’abbiamo vissuta insieme sulla nostra pelle, noi e voi”. Ed infatti Matteo, uno degli utenti assiepati in cortile insieme agli operatori e ai familiari, non esita a definire “un paradiso” il centro che accoglie ogni giorno lui e i suoi amici. Così come Franco, papà di Alessandro, che con un filo di commozione racconta al microfono questa grande storia collettiva.

È, insomma, “una giornata bellissima e non solo per il sole”, spiega Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e all’Integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio, presente insieme a Rodolfo Lena, presidente della Commissione regionale Sanità, “finalmente c’è una nuova casa per tutti voi. Oggi, dopo un passato lungo e burrascoso, possiamo finalmente parlare di futuro, un futuro che vogliamo rendere il più sereno possibile per le famiglie che hanno già tante difficoltà da affrontare nella quotidianità. Lavoriamo per garantire sempre più servizi senza mettere limiti, pensando anche a strutture importanti come i “Dopo di Noi”, per garantire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità”. Un orizzonte verso cui fare fronte comune con cooperative e Terzo Settore per Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera: “Il Dopo di noi è un obiettivo verso cui dobbiamo lavorare tutti insieme, così come dobbiamo ragionare per rivedere il Titolo V della Costituzione nel rispetto di servizi che devono essere uguali in tutta Italia. Faccio i miei complimenti a OSA, agli operatori, alle famiglie e ai pazienti per questo centro”. Quindi la benedizione di Padre Roberto prima del taglio del nastro sorretto da Serena e Benedetta, “due principesse” per dirla con le parole di Teresa, operatrice del Centro. Un altro momento suggestivo che ha aperto nel migliore dei modi il tour dei tre piani della struttura, una visita guidata dalla responsabile sanitaria Licia Carletto e dal responsabile dell’area riabilitativa di OSA, Enzo Palmieri, per visionare la palestra e le diverse stanze dedicate alle attività di riabilitazione. E proprio una di queste, la musicoterapia, che abitualmente coinvolge alcuni degli ospiti della struttura, è stata protagonista di uno dei momenti più significativi del pomeriggio, con il piccolo coro degli utenti impegnati in una emozionante esibizione per famiglie ed invitati. La Chant-OSA, come è stato ribattezzato il coro dai ragazzi, ha strappato applausi ai presenti con un repertorio variegato e originale. Infine, un brindisi e il buffet, come si usa nelle feste, per concludere in bellezza un pomeriggio da ricordare.

Per tutte le info visita il sito santorre.osa.coop

Share This