La Cooperativa, attraverso l’Unità di Gestione del Rischio, è stata presente questo pomeriggio presso la parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giuseppe per eseguire i test antigenici a volontari e bisognosi che parteciperanno il 25 dicembre al pranzo di Natale

Gli ultimi di Primavalle sono disposti ordinatamente sul piazzale della chiesa di Santa Maria Assunta e San Giuseppe dove OSA ha accolto, senza indugi, l’invito arrivato dai volontari di questa comunità. C’è il pranzo di Natale tra due giorni, un momento di solidarietà e aggregazione molto sentito a cui partecipano una cinquantina di persone tra senza fissa dimora, bisognosi, poveri e uomini e donne di buona volontà che si dedicano a loro collaborando volontariamente con la parrocchia. Lo scorso anno, a causa del Covid, non è stato possibile organizzarlo. Quest’anno però si può fare, con le dovute precauzioni. Bisogna prevenire ogni possibile rischio di contagio e quindi è necessario eseguire tamponi antigenici su tutti i commensali. È stata questa la richiesta di aiuto che i parrocchiani hanno rivolto ad OSA, che qui fornisce assistenza ai più fragili ormai da tempo grazie al progetto di Nontiscordardimé. È bastato semplicemente chiederlo affinché l’Unità di Gestione del Rischio della Cooperativa si adoperasse per mettere in piedi “Tamponi sotto l’Albero”, un’iniziativa di salute pubblica che è un connubio felice tra prevenzione, responsabilità e solidarietà.

La macchina organizzativa disposta dal Risk Manager Daniele Palumbo e dai suoi colleghi dell’UGR funziona con efficacia. Daniele supervisiona, controlla, ma anche si sincera che la signora Angela non abbia sentito dolore durante il tampone o che uno degli assistiti ce la faccia ad accedere al camper con le stampelle, invita a tenere sul naso la mascherina quando qualcuno prova ad abbassarla, anche distrattamente. I gruppi da censire e controllare sono due – prima i bisognosi poi i volontari. Nel cortile dell’oratorio, bagnato da una pioggia leggera e insistente, è stato piantato un gazebo, dove le persone compilano i moduli per la privacy e per il consenso al tampone, quindi la rilevazione della temperatura e la sanificazione delle mani. Gianluca Palumbo, responsabile organizzativo di Nontiscordardimé, si occupa di accoglierle e indirizzarle a bordo del camper. Salite le scalette del mezzo, ci sono Serena Carovillano e Maria Assunta Antonica Campa, professioniste sanitarie di OSA, che eseguono il test nelle due postazioni allestite all’interno del veicolo. In un paio d’ore le rilevazioni sono terminate.

“OSA si è fatta carico completamente di tutta l’iniziativa”, spiega Daniele Palumbo, “abbiamo diviso le persone in due gruppi per scongiurare ogni tipo di assembramento. Tutti quelli che si sottopongono al tampone vengono censiti con tutte le difficoltà del caso, anche perché molti dei presenti non hanno neanche il medico di base. Abbiamo accolto la richiesta d’aiuto della parrocchia e ci siamo messi a disposizione, in futuro vorremmo affiancare ad interventi come questo anche un momento di formazione destinato ai volontari”.

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