Lo Spazio Ascolto Antiviolenza di OSA ha salvato 3 donne vittime delle cosiddette “truffe romantiche”. Un raggiro in piena regola, spesso a danno di signore non più giovanissime, circuite su Facebook da sedicenti piloti o militari, meglio ancora se americani o stranieri, che esibiscono foto spesso rubate in rete e pubblicate su profili falsi. Prima la richiesta d’amicizia e il corteggiamento poi la missione improvvisa da cui potrebbero non far più ritorno e la promessa di lasciare ingenti somme di denaro alle loro “amate”.

 

Un’operazione che richiede l’intervento di un notaio le cui spese sono a carico delle vittime. Cinque o diecimila euro per aprire un conto su cui verranno versate fantomatiche eredità da destinare alla propria spasimante in caso di morte. Tutto rigorosamente falso ma tutto maledettamente credibile. Per fortuna, 3 donne del territorio di Frosinone hanno trovato il coraggio e la forza di rivolgersi allo Spazio Ascolto Antiviolenza, servizio che OSA gestisce da due anni nel capoluogo ciociaro assicurando una consulenza sociale, legale e psicologica gratuita alle donne vittime di abusi.

 

Grazie all’intervento delle professioniste della Cooperativa – l’assistente sociale Paola Di Dario, l’avvocato Sonia Sirizzotti e la psicologa Maria Grazia Oropallo – la truffa “amorosa” è stata sventata. “Queste signore sono state fortunate”, racconta l’avvocato Sirizzotti, “ad una di loro avevano chiesto cinquemila euro per aprire un conto su cui poi sarebbero stati versati centomila euro come lascito da parte di un pilota americano costretto a partire per una missione pericolosa. Abbiamo dovuto faticare per farle capire che si trattava di un imbroglio, anche perché spesso vengono utilizzati metodi di circonvenzione talmente efficaci da far credere davvero alle vittime che si tratti di un rapporto reale e duraturo”.

 

Anche questa è violenza sulle donne, anche questo è un abuso su persone fragili che vengono accuratamente scelte in rete e avvicinate da soggetti senza scrupoli. E molto spesso, purtroppo, questi truffatori restano impuniti. L’avvocato Sirizzotti lancia l’allarme: “Abbiamo convinto le 3 donne che si sono rivolte al nostro Sportello a non inviare i soldi ma non abbiamo potuto denunciare la truffa alle autorità perché le vittime si vergognavano di essere state raggirate. Proprio per questo motivo, siamo convinte che i casi sul territorio di Frosinone siano molti di più. Cerchiamo sempre di spiegare alle donne che si rivolgono a noi di non restare nell’ombra e di trovare la forza di parlare e di denunciare i propri aguzzini”.

 

 

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